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La Spagna è tra i paesi più attivi nell'Unione Europea in termini di adozione di Open Source Software (OSS), con grande accettazione delle iniziative lanciate negli ultimi anni. Lo indica il 'Report on the International Panorama of Open Source Software. 2010' preparato dal CENATIC (Centro Nazionale di Riferimento per l'Applicazione delle ICT basate su fonti aperte) in cui analizza la realtà del software libero in diversi ambiti come la pubblica amministrazione, le aziende spagnole e le università.
Il documento fa anche eco a un rapporto RedHat realizzato lo scorso anno in cui si concludeva che la Spagna è il secondo paese al mondo in termini di attività OSS, solo dietro la Francia e davanti alla Germania e ad altri paesi con un grande potenziale nel software libero. "L'Europa ora sostiene lo sviluppo del software libero, che non è solo sviluppo tecnologico, ma anche la promulgazione di regolamenti che garantiscono la libertà di scelta tecnologica da parte dei cittadini, nonché i contributi della comunità mondiale degli sviluppatori", ha commentato Miguel. Jaque, direttore di CENATIC.
Ed è che i progetti che sono stati lanciati sia nel settore pubblico che in quello privato hanno promosso l'uso e l'espansione del software open source. Il rapporto evidenzia come esempi il Virtual MAP del Ministero delle Pubbliche Amministrazioni che ha implementato Linux su 220 server; il progetto Agrega, repository di contenuti digitali educativi e materiale didattico realizzato dal Ministero dell'Industria, del Turismo e del Commercio e dall'agenzia per l'istruzione; gnuLinEx de Extremadura per garantire l'accesso alla tecnologia a tutti i cittadini; Guadalinex in Andalusia, un adattamento di Ubuntu per l'utilizzo in scuole, biblioteche e centri Internet pubblici; il progetto Morfeo che integra aziende, poli tecnologici, università e pubbliche amministrazioni.
Anche le università hanno contribuito a questo sviluppo. In particolare, vale la pena menzionare il progetto SILU dell'Università di Las Palmas de Gran Canaria, il progetto European Reservoir a cui partecipa l'Università di Madrid e persino i master in software libero tenuti dall'Università Aperta della Catalogna, l'università e il Università dell'Estremadura.
Oltre alla Spagna, nel rapporto “spiccano casi come India, Cina e Brasile, per l'importante ruolo che il software libero sta svolgendo nello sviluppo stesso della società dell'informazione”, ha evidenziato Pop Ramsamy, responsabile dell'Osservatorio nazionale del software di Open Sources di CENATIC.
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